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Psichiatria
- 21 settembre 2022

Il disturbo ossessivo-compulsivo dipende da fattori genetici o ambientali?

Molti studi hanno raccolto segnali inequivocabili di un legame che punta verso cause di natura ambientale.

Capita molto spesso che persone affette dal Disturbo Ossessivo Compulsivo DOC (in inglese obsessive-compulsive syndrome o OCS) vengano a conoscenza del fatto che membri della loro famiglia hanno sofferto in passato della stessa sindrome.

È anche vero, tuttavia, che molti studi hanno raccolto segnali inequivocabili di un legame che punta verso cause di natura ambientali.

Molti degli stessi fattori di rischio sono emersi in diversi studi di ricerca, affermando l’importanza dell’influenza ambientale sul disturbo ossessivo compulsivo. Ma cosa significano questi dati e come influiscono su coloro che presentano un rischio genetico?

Ciò che la Scienza ritiene, allo stato delle conoscenze attuali, è che lo sviluppo del disturbo ossessivo compulsivo derivi da una combinazione di fattori genetici e ambientali, anche se l’equilibrio di queste due fonti di influenza è ancora in parte da quantificare.

Alcuni fattori genetici hanno un impatto specifico nel tempo attraverso le fasi dello sviluppo, potenzialmente coinvolgendo più geni sensibili all’età. Di contro, i pericoli ambientali più impattanti per i bambini piccoli differiscono in qualche modo da quelli che colpiscono gli adolescenti: la sensibilità ai fattori ambientali legati all’età potrebbe offrire, in questo senso, un effetto protettivo dinamico.

Nel caso del Disturbo Ossessivo Compulsivo, queste risposte di paura si legano a pensieri e comportamenti disordinati, dando luogo a una sintomatologia molto impattante, a tratti dirompente. Le ricerche suggeriscono che fino all’80% della stabilità e della persistenza dei sintomi ossessivo-compulsivi potrebbe essere attribuito a fattori genetici, mentre sembrerebbe sempre più chiaro che i fattori ambientali abbiano piuttosto un effetto dinamico sulla gravità dei sintomi.

L’Impatto dell’ambiente e la predisposizione genetica

I fattori ambientali hanno un impatto variabile sugli individui: sempre più evidenze suggeriscono che alcuni soggetti possono essere geneticamente predisposti a sperimentare eventi stressanti rispetto ad altri. Ciò può essere dovuto alla percezione negativa di questi eventi o alla tendenza a cercare esperienze negative. Questa propensione genetica può portare a esperienze stressanti o negative, rendendo chi le vive più vulnerabile agli effetti a lungo termine.

Gli impatti ambientali sul Disturbo Ossessivo Compulsivo sono costantemente osservati da studi scientifici, anche se può essere difficile distinguerne i risultati dagli effetti causali. Gli studi che osservano le connessioni tra sintomi e fattori ambientali si basano spesso su auto segnalazioni che possono essere imprecise o rappresentare in modo inadeguato la relazione temporale tra eventi traumatici e l’insorgenza dei sintomi.

Sebbene esistano prove significative dell’ereditabilità del Disturbo Ossessivo Compulsivo, alcuni studi suggeriscono un equilibrio più stretto tra genetica e rischio ambientale, con fattori ambientali che hanno un impatto indipendente da quelli genetici. Questi risultati supportano l’ipotesi che i fattori ambientali non siano solo associati al disturbo ossessivo compulsivo, ma abbiano potenzialmente un effetto causale.

Fattori di rischio prenatale e dell’infanzia

I soggetti con esperienze avverse prenatali e perinatali hanno un rischio elevato di sviluppare il DOC. Tra i fattori che appaiono evidenti si segnalano il basso peso alla nascita, il parto pretermine e il fumo materno durante la gravidanza, con un rischio maggiore legato a un numero maggiore di eventi coincidenti.

Questi risultati evidenziano l’importanza dell’ambiente fetale come fonte di rischio potenziale per il Disturbo Ossessivo Compulsivo e altre patologie neuropsichiatriche.

Impatti precoci sul sistema immunitario sono stati indicati come possibili cause dei sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Le microglia – cellule immunitarie primarie del sistema nervoso centrale – sono fondamentali per i processi di sviluppo del cervello. La loro attivazione nei primi anni di vita è stata associata a cambiamenti significativi nel cervello, con un impatto sull’umore e sulla cognizione che può portare a sintomi come i comportamenti compulsivi.

I Disturbi Neuropsichiatrici Autoimmuni Pediatrici Associati a Infezioni Streptococciche (PANDAS) sono una condizione in cui i sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo si presentano improvvisamente o i sintomi esistenti peggiorano in seguito a un’infezione infantile da streptococco. Si ritiene che i sintomi derivino da una risposta immunitaria iperattiva piuttosto che dall’infezione stessa.

L’Abuso infantile

Le esperienze di violenza sessuale e di abuso emotivo nell’infanzia sono prevalenti tra i soggetti affetti da DOC: questi presentano sintomi più gravi rispetto ai soggetti che non hanno avuto una storia di abuso. Sebbene non sia stata stabilita una relazione causale, le situazioni di abuso appaiono significativamente collegate a una maggiore gravità dei sintomi, anche durante e dopo il trattamento. L’abuso emotivo genera la più forte associazione con i sintomi più gravi del Disturbo Ossessivo Compulsivo.

In conclusione…

Anche con basi genetiche consolidate, le cause esatte del Disturbo Ossessivo Compulsivo non sono note. I ricercatori guardano ai fattori ambientali per esplorarne l’influenza interattiva con la genetica. Questa comprensione più approfondita di come si sviluppa il disturbo ossessivo compulsivo può fornire indicazioni preziose per le strategie di prevenzione e trattamento, tra le quali tra le quali le più promettenti si sono dimostrate le Terapie di Neuromodulazione.

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