Il Prof. Stefano Pallanti è uno dei top OCD (Obsessive Compulsive Disorder) Expert nel mondo.
È Board Member dell’International College of Obsessive Compulsive Spectrum Disorders (ICOCS), UK, ed all’European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) copre diversi ruoli: membro dell’ Obsessive Compulsive and Related Disorders Network, Board member dello Scientific Committee, Scientific Advisory Panel Member per Ansia. Dal 2016 al 2018 è stato Executive Committee Member.
È stato membro dell’OCD spectrum workgroup Impulse Control Disorders Taskforce and International Advisory Board, American Psychiatric Association (APA) for DSM-5 (The Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition) (Chair D.J. Kupfer) da Maggio 2005 a Maggio 2007.
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Il Prof. Stefano Pallanti utilizza le Terapie di Neuromodulazione (Stimolazione Magnetica Transcranica o TMS, Stimolazione Elettrica Diretta Continua o tDCS), terapie farmacologiche, psicoterapia orientata alla guarigione, cure naturali e tutto ciò che sia stato scientificamente validato.
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Il DSM-5 ha separato il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) e correlati dai Disturbi d’Ansia. Tra i motivi per i quali il DOC e correlati sono stati differenziati dai Disturbi d’Ansia è possibile citare la mancata risposta alle benzodiazepine e l’ipotesi che all’origine delle ossessioni e compulsioni ci sia un disfunzione nei circuiti che vanno dalla corteccia frontale ai nuclei della base. In questo senso il DOC viene oggi considerato più come espressione di una alterata codificazione della gratificazione piuttosto che come una condizione di allarme ansioso.
La categoria diagnostica del Disturbo Ossessivo-Compulsivo e disturbi correlati include:
- disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
- disturbo di dismorfismo corporeo
- tricotillomania
- disturbo da escoriazione
- disturbo da accumulo (hoarding)
- DOC indotti da sostanze o farmaci
- DOC dovuti ad altra condizione medica
- altri disturbi ossessivo-compulsivi specifici o non specificati (ad es. comportamento ripetitivo incentrato sul corpo, gelosia ossessiva).
L’inclusione di un capitolo sul DOC e disturbi correlati nel DSM-5 riflette le crescenti evidenze che mostrano la stretta relazione tra questi disturbi a livello di validatori diagnostici e l’utilità clinica di raggrupparli in un unico capitolo. I clinici sono quindi incoraggiati a indagare la presenza di queste condizioni in un paziente che presenta uno di questi disturbi e a prendere atto delle sovrapposizioni tra queste condizioni. Allo stesso tempo, vi sono notevoli differenze tra i validatori diagnostici e gli approcci al trattamento di questi disturbi.
Il DOC e i disturbi correlati si differenziano dalle normali preoccupazioni e rituali tipici dello sviluppo, dal momento che sono eccessivi e persistono al di là dei periodi specifici rispetto al livello di sviluppo dell’individuo. La distinzione tra la presenza di sintomi subclinici e un disturbo clinico richiede la valutazione di una serie di fattori, tra cui il livello di di stress individuale e la disabilità nel funzionamento.
Il DOC e i disturbi correlati con una componente cognitiva hanno come specificatore di base il livello di insight: in ciascuno di questi disturbi infatti l’insight va da “buono o adeguato” a “scarso” a “assente/con pensieri deliranti”. Per i soggetti con DOC e disturbi correlati con “insight assente/con pensieri deliranti” è importante non diagnosticare questi sintomi come appartenenti ad un disturbo psicotico.
Estratto da Pallanti S., Psichiatria Elementare, Oltre il DSM-5 (Elementary Psychiatry – Beyond DSM-5), Carocci Editori, (2016)