Storia dell’Istituto di Neuroscienze
Lo spirito d’innovazione che non si ferma mai
Il Professor Stefano Pallanti ha fondato nel 1989 l’Istituto di Neuroscienze, creando un luogo per la ricerca e lo studio delle Neuroscienze Cliniche più recenti – cutting-edge – che potessero essere applicate alla cura dei disturbi comportamentali.
Recentemente il New York Times ha segnalato come le innovazioni della ricerca in Psichiatria vengano concretamente utilizzate solo dopo 20 anni dal loro riconoscimento da parte delle Istituzioni Scientifiche.
L’idea di un centro che introduca le innovazioni nella cura senza aspettare tanto, richiede un meccanismo di formazione e di mentalità aperta che solo l’attività di ricerca può consentire.
In questo modo all’Istituto di Neuroscienze non si fanno cure sperimentali, ma si offrono le ultime novità convalidate dalla scienza.
Il Day-Center dell’Istituto fu attivato fin dall’apertura del centro, dove vengono integrati valutazioni psicologiche, neurocognitive e psicometriche, ascolto della persona (e dei familiari, qualora necessario), al fine di indirizzare ad una cura calibrata ed individualizzata, ottenendo il massimo della cura riducendo all’essenziale la quota di ospedalizzazione. La complessità di ogni situazione clinica trova risposta nel lavoro multi-modale e multidisciplinare che ha da sempre caratterizzato l’Istituto di Neuroscienze.
Il Prof. Pallanti ha rinnovato il concetto di Cura: dal lavoro del singolo psichiatra al lavoro in equipe multidisciplinari composte da medici con diverse specializzazioni: neurologi, immunologi, cardiologi, ma anche psicologi, neuropsicologi ed infermieri, tutti ugualmente consapevoli dell’obbiettivo stabilito per la personalizzazione della cura.
Nella costante attività di ricerca, coordinata dal Professor Pallanti, l’obbiettivo primario è quello di offrire la miglior cura possibile ad ogni singola persona.
Il 2000 è stato l’anno del Premio Nobel per le Fisiologia e la Medicina conferito ad Eric R. Kandel, Arvid Carlsson e Paul Greengard: con loro diviene chiaro che il cervello è una struttura plastica in continuo rimodellamento ed ha inizio l’interesse per tutto ciò che, oltre alle medicine, può sviluppare questa meravigliosa plasticità.
Secondo tali scoperte, molti disturbi psichiatrici sono disturbi che riguardano la plasticità neuronale. Gli stimoli fisici, magnetici, elettrici e luminosi su cui si basano le Terapie di Neuromodulazione agiscono infatti stimolando le strutture implicate nella neurogenesi.
Così nel’anno 2005 il Prof. Pallanti ha cominciato ad utilizzare le terapie di Neuromodulazione, utilizzando protocolli di Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva (rTMS) e di Stimolazione Elettrica a Corrente Diretta (tDCS), che si sono aggiunte alla terapia della Luce (Light Therapy) ed alla PESF (Pulsating Electrostatic Field Therapy).
Basti pensare che all’epoca c’erano pochi centri al mondo dove venivano utilizzate queste terapie, anche perché l’approvazione dalla Food and Drug Administration degli USA è avvenuta solo nel 2008.
Il Nostro piccolo Istituto di Neuroscienze a Firenze era già, ed è tuttora, un luogo di assoluta avanguardia nel mondo.
14 anni da quando il Prof. Pallanti ha iniziato, i centri che dispongono di terapie di Neuromodulazione ad oggi proliferano negli USA e anche in Italia.
Mentre altri cominciano ora la TMS, l’Istituto di Neuroscienze va ancora oltre, iniziando dal 2019 ad offrire un’altra terapia di avanguardia: la Photo-Bio-Modulation, che viene usata sia da sola che in combinazione con altre terapie.
L’Istituto di Neuroscienze è un centro che attira pazienti provenienti da diverse parte del mondo, tra cui Germania, Inghilterra, USA, Svizzera, Libano, Russia, Emirati Arabi, Australia… Arrivano, sempre di più, le persone che hanno girato letteralmente il mondo alla ricerca delle cure migliori. Consideriamo questo come una dimostrazione che l’idea e la strada scelta dal professor Pallanti continuano a funzionare.