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Prof. Stefano Pallanti

Attività di Ricerca

Il lavoro di studio, sperimentazione e ricerca del Prof. Stefano Pallanti produce costantemente articoli scientifici, paper, revisioni, lavori curatoriali e materiale d'insegnamento.                                                                                

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L'Attività di Ricerca del Prof. Pallanti

Dopo aver inizialmente condotto ricerche sulla Schizofrenia, sui Disturbi dell'Umore e sui Disturbi d'Ansia, compresi lavori di tesi pubblicati sull'American Journal of Psychiatry, l'interesse del Prof. Pallanti si è concentrato sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) e sui Disturbi del Controllo degli Impulsi.

In collaborazione con altri gruppi di ricerca, ha condotto diversi studi clinici sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo resistente al trattamento, comprese indagini riguardanti nuovi trattamenti come la clomipramina e il citalopram somministrati per via endovenosa. Un ulteriore lavoro di collaborazione presso la Icahn School of Medicine at Mount Sinai si è concentrato sul gioco d'azzardo patologico e sulla psicobiologia dei disturbi del controllo degli impulsi.

Queste indagini cliniche hanno condotto a nuovi studi neurobiologici e di trattamento sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo e il gioco d'azzardo patologico, che hanno fornito dati innovativi sull'efficacia dei trattamenti per queste due condizioni e hanno arricchito la comprensione biologica del funzionamento del cervello nel gioco d'azzardo patologico.

All'interno di questa linea di ricerca è stata esaminata la risposta terapeutica alla clonidina, al sumatriptan e all'm-CPP e ha fornito dati pionieristici riguardo l'uso degli stabilizzatori dell'umore nel trattamento di queste condizioni. L'attività di ricerca del Prof. Pallanti ha contributo a raggiungere una comprensione più approfondita del gioco d'azzardo patologico e dei meccanismi neurobiologici che ne stanno alla base, come rivelato da dati di neuroimmagine.

Inoltre, è degno di nota il fatto che la scala di valutazione da lui sviluppata per la valutazione del gioco d'azzardo patologico ― la Yale Brown Obsessive Compulsive Scale adattata al gioco d'azzardo patologico (PG-YBOCS) ― è stata tradotta in diverse lingue, tra cui il giapponese e il finlandese.

In qualità di Direttore dell'Unità di Psicosomatica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi (Firenze), il Prof. Pallanti ha organizzato programmi clinici innovativi:

  • 2001: Programma sul Disturbo da Gioco d'Azzardo Patologico e sulle Dipendenze Comportamentali.

  • 2001: Programma PANDAS (Pediatric Autoimmune Disorders Associated with Streptococcus) e disturbi simil-PANDAS.

  • Programma ADHD ― Oltre alla valutazione e al trattamento di pazienti con ADHD, il Centro fornisce, sotto la sua supervisione, attività di valutazione e trattamento di persone con Disturbi del Movimento, Sindrome di Tourette, Morbo di Parkinson e lesioni cerebrali traumatiche, in casi di sospetto ADHD in comorbilità.

    È curatore della scala italiana di valutazione dell'ADHD nell'adulto BAARS-IV, referente in Italia per la DIVA 2.0 (Diagnostic Interview for ADHD in Adults) e coautore della dichiarazione di consenso europea sulla diagnosi e il trattamento dell'ADHD nell'adulto.

  • 2005: Programma di trattamento con rTMS.

Il Prof. Pallanti è stato Fondatore e Direttore Strategico del Centro di Eccellenza in Psichiatria della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York nel periodo 2007-2008.

Dopo l'esperienza alla Icahn School of Medicine at Mount Sinai, nel 2018 il Prof. Pallanti ha istituito il primo programma di "Medicina di Precisione Applicata" sull'ADHD presso la  Stanford University, che fornisce una valutazione completa della sintomatologia soggettiva e oggettiva per pianificare una cura personalizzata. Presso la Stanford University è stato anche consulente per la TMS.

Come professore alla UC Davis (2013-2014), il Prof. Pallanti ha lavorato al programma "Early Diagnosis and Preventing Psychosis Treatment", che si è concentrato sul trattamento di pazienti in fase prodromica o iniziale di psicosi. Ha inoltre prestato servizio presso il Consultation - Liaison Psychiatry Service dell'UC Davis Medical Hospital, occupandosi dello sviluppo e della messa in pratica dei colloqui di telepsichiatria.

Trattamenti di Neuromodulazione

Il Prof. Pallanti è uno dei pionieri al mondo nell'utilizzo delle Terapie di Neuromodulazione per il trattamento dei disturbi psichiatrici resistenti al trattamento. Grazie a un assegno di ricerca ricevuto dal Ministero Italiano nel 2005, ha iniziato a studiare l'applicazione della Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva (rTMS) per la cura della depressione resistente al trattamento, con l'obiettivo di semplificare l'applicazione della TMS per la depressione, estendendone l'uso al trattamento dei Disturbi Bipolari. In seguito, ha esteso il campo ricerca sulla TMS ai casi di comorbilità tra depressione resistente al trattamento e Disturbo Ossessivo Compulsivo.

Presso la sua clinica, vengono utilizzate tutte le Terapie di Neuromodulazione (Stimolazione magnetica transcranica ripetitiva - rTMS; Theta-Burst TMS; SNT Multi-Session TMS; Deep TMS; Foto-Bio-Modulazione - PBM; Stimolazione non invasiva del nervo vago - VNS; Stimolazione transcranica a corrente diretta - tDCS; Luce Terapia) - da sole o in combinazione - per trattare un'ampia gamma di patologie.

Più recentemente, il lavoro clinico del Prof. Pallanti in Italia si è concentrato sulla Psichiatria Interventistica, utilizzando le Terapie di Neuromodulazione. Ha creato il primo centro di trattamento europeo che integra la CBT (Terapia Cognitivo-Comportamentale) con la TMS per i disturbi del controllo degli impulsi, nonché la stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS), la rTMS, la Theta-Burst TMS, la Deep TMS, la Foto-Bio-Modulazione, la Stimolazione non-invasiva del Nervo Vago e la neuroimmunologia applicata ai disturbi psichiatrici, compresi i disturbi pediatrici a insorgenza acuta, la malattia di Lyme, il lupus eritematoso neuro sistemico, la malattia di Behcet e il Long-COVID.

Il Prof. Pallanti ha pubblicato uno dei primi articoli scientifici sul COVID-19 nel 2020 e dal 2021 è membro del COVID-19 Clinical Research Coalition’s Ethics Working Group dell'OMS e del Good Clinical Practice Alliance (GCPA).

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