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Psichiatria
- 27 marzo 2023

Patto Roerich: il rispetto della cultura che ispira il Prof. Pallanti

Il Patto Roerich e la Bandiera della Pace rappresentano un importante messaggio di pace e di rispetto delle istituzioni culturali. Questo messaggio è ancora più rilevante al giorno d'oggi, momento in cui la salute e il benessere mentali sono diventati questioni sempre più importanti nella nostra società.

Nikolaj Konstantinovich Rorerich

Nato a San Pietroburgo e deceduto in India nella regione dell'Himachal Pradesh ― di cui ne fu presidente per due mesi ― Nikolaj Konstantinovich Rorerich è stato pittore, antropologo, diplomatico, archeologo, poeta, scenografo e costumista russo. La sua carriera artistica iniziò grazie all'incoraggiamento dell'artista Michail O. Mikeshine e nel corso della sua vita divenne un accademico dell'Accademia Russa di Belle Arti e fu candidato per l'ufficio di Ministero delle Belle Arti, di cui non accettò però l'alta carica.

Lasciato il proprio paese d'origine prevedendo i notevoli cambiamenti verso i quali stava andando incontro nei primi due decenni del XX secolo, Roerich si trasferì negli Stati Uniti nel 1920, dove fondò il Master Institute of United Arts, Corona Mundi (Centro Internazionale d’Arte) e la società Cor Ardens (Società Internazionale degli Artisti), per poi recarsi in India nel 1923 e fondare l'Urusvati Himalayan Research Institute. Nel corso della sua vita, Roerich produsse circa 7.000 dipinti e 1.200 opere scritte di tutti i tipi e fu proposto come candidato per il Premio Nobel per la pace nel 1929 e nel 1935 per gli sforzi compiuti a favore della pace mondiale per mezzo dell’arte e della cultura e per i tentativi di proteggere l’arte in tempo di guerra.

Sul numero civico 4 presso il Lungarno Acciaioli a Firenze è possibile trovare una targa in marmo in memoria del soggiorno di Nikolaj Roerich a Firenze nel 1906.

La Bandiera della Pace di Roerich e i legami con la Psichiatria

Il Terzo Convegno Internazionale sulla Bandiera della Pace di Roerich nel novembre del 1933 rappresentò un punto di svolta che portò poi all’approvazione del patto che venne in seguito conosciuto come il “Patto Roerich”. In quanto Trattato internazionale per la protezione culturale, il Patto impegnava le nazioni a rispettare musei, università, cattedrali e biblioteche in tempo di guerra e di pace, così come veniva fatto anche per gli ospedali. Mentre gli ospedali in tempo di guerra esponevano la bandiera della Croce Rossa, le istituzioni culturali avrebbero esposto la “Bandiera della Pace”, per questo motivo conosciuta anche come "la Croce Rossa della Cultura".

La Bandiera della Pace di Roerich è costituita da tre sfere color magenta inscritte in un cerchio dello stesso colore su sfondo bianco. Le tre sfere presenti rappresentano rispettivamente l’Arte, la Scienza e la Religione, elementi circondati dal cerchio della totalità che abbraccia le tre espressioni più raffinate e illuminate dell’attività umana.

Il Patto Roerich e la Bandiera della Pace rappresentano un importante messaggio di pace e di rispetto delle istituzioni culturali. Questo messaggio è ancora più rilevante al giorno d'oggi, momento in cui la salute e il benessere mentale sono diventati questioni sempre più importanti nella nostra società.

L'approccio olistico alla psichiatria adottato dall'Istituto di Neuroscienze del Prof. Stefano Pallanti rappresenta un esempio di come occuparsi di benessere mentale significhi non solo essere in grado di raggiungere la diminuzione di una sintomatologia, ma riguardi soprattutto la presa in carico della persona nel suo insieme. In questo modo, la salute mentale diventa una questione di benessere complessivo, che coinvolge benessere fisico, mentale e sociale.

Come il Patto Roerich e la Bandiera della Pace, il metodo adottato dal Prof. Pallanti è basato sui valori della solidarietà e del rispetto della cultura. Infatti, invece di concentrarsi esclusivamente sulla cura dei sintomi del paziente, egli considera la persona nel suo insieme, compresa la sua storia personale e il suo background culturale, riuscendo a offrire cure integrate e personalizzate che tengono conto delle esigenze specifiche di ogni individuo.

Inoltre, come il Patto Roerich e la Bandiera della Pace, il metodo del Prof. Pallanti pone al centro dei propri obiettivi la promozione della pace e della solidarietà. Il Prof. Pallanti, infatti, non solo cerca di alleviare la sofferenza del paziente, ma anche di migliorare la sua qualità di vita nel lungo termine. In questo modo, il benessere mentale può diventare un elemento fondamentale in grado di contribuire alla pace e al benessere generale delle comunità e della società.

L'importanza del background culturale ed etnico dell'individuo nella cura psichiatrica

È ormai risaputo che le differenze di cultura, lingua, gruppo etnico, identità sessuale, valori e ambiente possono influenzare il modo in cui ognuno comunica i propri sintomi e difficoltà. Il Prof. Pallanti sa per esperienza che il dosaggio terapeutico minimo dei farmaci è diverso tra i diversi gruppi etnici. Anche i metodi di coping sono diversi tra loro.

Il Prof. Pallanti segue con efficacia molti pazienti con diversi background etnici e culturali, dimostrando che il suo approccio scientifico traslazionale ― il Metodo Pallanti ― va oltre queste differenze.

Il Prof. Pallanti persegue un programma di medicina applicata di precisione per valutare la sintomatologia soggettiva e oggettiva per ottenere la diagnosi e l'eventuale diagnosi differenziale. Stabilisce quindi l'obiettivo personalizzato del trattamento, comprendendo le differenze culturali ed etniche ― pur non essendone influenzato.

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