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Percorsi di cura

DOC e Disturbi dello Spettro Ossessivo-Compulsivo

Il Prof. Stefano Pallanti è uno dei massimi esperti di Disturbo Ossessivo-Compulsivo del mondo.

L'Istituto di Neuroscienze integra svariati metodi di cura che si sono dimostrati validi nel trattamento dei Disturbi dello Spettro Ossessivo-Compulsivo: Terapie di Neuromodulazione, terapie farmacologiche, psicoterapia e cure naturali.

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) rappresenta un disturbo molto frequente, le cui stime attuali indicano che affligge quasi il 3% della popolazione mondiale.

I sintomi che lo caratterizzano possono essere molto variabili, a tal punto da poter dire che ogni persona che ne soffre ha "il suo proprio DOC". Infatti, pur caratterizzandosi per la presenza di Ossessioni e/o Compulsioni, queste possono riguardare una gran varietà di tematiche: sporcizia e contaminazione, ordine e simmetria, morali e religiose, sessuali e aggressive ecc.

I dubbi e gli impulsi che caratterizzano le ossessioni rappresentano manifestazioni che costringono chi ne soffre a mettere in atto comportamenti o ripetere azioni o pensieri (compulsioni) allo scopo di neutralizzare il disagio causato dalle ossessioni, come un antidoto. Il paziente ossessivo vive nell'angoscia di queste esperienze che finiscono per annullare la sua autonomia e deteriorarne la vita sociale e familiare.

Spesso, i sintomi di DOC insorgono già durante l'adolescenza, ma nelle donne capita di frequente che i sintomi compaiano nel periodo del post-partum (in almeno un terzo dei casi).

La variabilità dello Spettro Ossessivo-Compulsivo

Il DSM-5 ha separato il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) e correlati dai Disturbi d’Ansia. Tra i motivi per i quali il DOC e i disturbi correlati sono stati differenziati dai Disturbi d’Ansia è possibile citare la mancata risposta alle benzodiazepine e l’ipotesi che all’origine delle ossessioni e compulsioni ci sia un disfunzione nei circuiti che vanno dalla corteccia frontale ai nuclei della base. In questo senso il DOC viene oggi considerato più come espressione di una alterata codificazione della gratificazione piuttosto che come una condizione di allarme ansioso.

La categoria diagnostica del Disturbo Ossessivo-Compulsivo e disturbi correlati include:

  • Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC);

  • Disturbo da Dismorfismo Corporeo;

  • Tricotillomania;

  • Disturbo da Escoriazione;

  • Disturbo da Accumulo (Hoarding);

  • DOC indotti da sostanze o farmaci;

  • DOC dovuti ad altra condizione medica;

  • Altri disturbi ossessivo-compulsivi specifici o non specificati (ad es. comportamento ripetitivo incentrato sul corpo, gelosia ossessiva).

L’inclusione di un capitolo sul DOC e disturbi correlati nel DSM-5 riflette le crescenti evidenze che mostrano la stretta relazione tra questi disturbi a livello di validatori diagnostici e l’utilità clinica di raggrupparli in un unico capitolo. I clinici sono quindi incoraggiati a indagare la presenza di queste condizioni in un paziente che presenta uno di questi disturbi e a prendere atto delle sovrapposizioni tra queste condizioni. Allo stesso tempo, vi sono notevoli differenze tra i validatori diagnostici e gli approcci al trattamento di questi disturbi.

Il DOC e i disturbi correlati si differenziano dalle normali preoccupazioni e rituali tipici dello sviluppo, dal momento che sono eccessivi e persistono al di là dei periodi specifici rispetto al livello di sviluppo dell’individuo. La distinzione tra la presenza di sintomi subclinici e un disturbo clinico richiede la valutazione di una serie di fattori, tra cui il livello di di stress individuale e la disabilità nel funzionamento.

Il DOC e i disturbi correlati con una componente cognitiva hanno come specificatore di base il livello di insight: in ciascuno di questi disturbi infatti l’insight va da “buono o adeguato” a “scarso” a “assente/con pensieri deliranti”. Per i soggetti con DOC e disturbi correlati con “insight assente/con pensieri deliranti” è importante non diagnosticare questi sintomi come appartenenti ad un disturbo psicotico.

Estratto da Pallanti S., Psichiatria Elementare, Oltre il DSM-5 (Elementary Psychiatry – Beyond DSM-5), Carocci Editori, (2016)

Il Trattamento del DOC e dei Disturbi Correlati

In considerazione dell'elevata variabilità delle manifestazioni che ricadono all'interno dello Spettro Ossessivo-Compulsivo, è fondamentale riuscire a ottenere una diagnosi quanto più precisa ma al tempo stesso ampia possibile, al fine di poter inquadrare specifici obiettivi per il trattamento.

Infatti, il trattamento di ogni sottocategoria di DOC è diverso e varia per ogni singola persona che presenta il disturbo. Questo perché per ogni condizione presentata esistono meccanismi, circuiti cerebrali e profili di attivazione immunologica differenti, che richiedono diversi interventi personalizzati.

A partire dagli anni '80 del secolo scorso, per il trattamento del DOC sono stati utilizzati con buoni risultati prevalentemente Terapie Farmacologiche (in particolare gli SSRI: Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina) e la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT). Tuttavia, nonostante i risultati incoraggianti, queste terapie di prima linea si rivelano inefficaci per le forme di disturbi resistenti.

Lo studio dei meccanismi specifici che esacerbano questi disturbi evidenzia la necessità di una diagnosi di precisione che includa, oltre ai colloqui clinici, anche la prescrizione di esami specifici riguardanti lo studio del profilo di risposta infiammatoria, del funzionamento cognitivo e del microbiota della persona che soffre del disturbo.

Attraverso questi dati, diventa possibile ideare e strutturare trattamenti di alto livello, che devono essere personalizzati e mirati a queste fonti di disfunzione. Questo tipo di personalizzazione delle cure, tuttavia, va oltre le linee guida (Trattamenti Off-Label), le quali risultano essere obsolete e non adeguate alla grande variabilità con cui i Disturbi Ossessivo-Compulsivi possono presentarsi. La terapia dei disturbi resistenti deve essere centrata sul singolo paziente e non sull'etichetta diagnostica. Questo livello di cura richiede un setting e un'esperienza specifici.

Per il trattamento personalizzato ed efficace del DOC e dei Disturbi dello Spettro Ossessivo-Compulsivo, il Prof. Stefano Pallanti utilizza Terapie di Neuromodulazione (Stimolazione Magnetica Transcranica o TMS, Stimolazione Elettrica Diretta Continua o tDCS), Terapie Farmacologiche, Psicoterapia orientata alla guarigione, Cure Naturali e tutto ciò che sia stato scientificamente validato, allo scopo di offrire ai propri pazienti la migliore cura all'avanguardia disponibile!

Credenziali

Il Prof. Stefano Pallanti è uno dei massimi esperti di OCD (Disturbo Ossessivo-Compulsivo) nel mondo.

Egli è membro del consiglio dell'International College of Obsessive-Compulsive Spectrum Disorders (ICOCS), con sede nel Regno Unito. Inoltre, per il Collegio Europeo di Neuropsicofarmacologia (ECNP), il Prof. Pallanti ricopre diversi ruoli: membro del Comitato Esecutivo (2016 – 2019); membro della rete dei disturbi ossessivi compulsivi e correlati; membro del Comitato Scientifico; membro del comitato consultivo scientifico per l'ansia; presidente del gruppo di lavoro tematico sulla neuromodulazione dell'ECNP.

Dal 2005 al 2007, il Prof. Pallanti ha ricoperto i ruoli di membro dell'OCD spectrum workgroup, dell'Impulse Control Disorders Taskforce e dell'International Advisory Board dell'American Psychiatric Association (APA) per il DSM-5 (The Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition).

Il Prof. Pallanti è autore del capitolo "Incompleteness and Harm Avoidance in OCD" inserito nel manuale "Obsessive-Compulsive Disorder: Phenomenology, Pathophysiology, and Treatment" edito da Oxford University Press. ISBN-13:9780190228163. DOI:10.1093/med/9780190228163.001.0001.

Prof. Stefano Pallanti

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