Photo-Bio-Modulation (PBM)
La più recente tecnologia per la cura del Sistema Nervoso Centrale e particolarmente adatta per i bambini, che sfrutta l'aumento del flusso sanguigno cerebrale per stimolare il metabolismo cerebrale e promuovere processi di neuroplasticità.
Descrizione
La Photo-Bio-Modulation (PBM) è una delle ultime tecnologie arrivate tra le proposte per la cura del Sistema Nervoso Centrale. Essa è basata sull'uso della luce a infrarossi per il trattamento del sistema nervoso centrale tramite la stimolazione, preservazione e rigenerazione delle cellule e dei tessuti.
Ci sono diverse indicazioni di utilizzo:
― Riabilitazione Post-Ictus per tutte le età;
― Autismo;
― Disturbi Cognitivi precoci;
― Mild Cognitive Impairment e Alzheimer;
― Depressione Vascolare;
― Depressione Maggiore;
― Trauma cranico acuto (TBI);
― Ansia;
― ADHD e Disturbi dell'Attenzione;
― Prevenzione del Decadimento Cognitivo.
La Photo-Bio-Modulation è particolarmente adatta per i bambini grazie alla sua praticità e alla libertà di movimento che offre. Inoltre, questa tecnologia si rivela utile anche per aumentare le prestazioni motorie e sportive.
Meccanismo d’azione
La Photo-Bio-Modulation non va confusa con la Luce Terapia; la Photo-Bio-Modulation (PBM) di cui parliamo infatti è dotata di luce infrarossa (NIR) che penetra nel cranio e aumenta il flusso di sangue nel cervello, come indicano gli studi di risonanza magnetica, così stimolando il metabolismo cerebrale, promuovendo la neuroplasticità e modulando gli oppioidi endogeni, riducendo l’infiammazione e lo stress ossidativo.
Essa inoltre, dimostra di avere un effetto sulle cellule cerebrali danneggiate, in particolare sui loro mitocondri. Questi ultimi sono delle subunità all’interno della cellula che emettono energia sotto forma di una sostanza chimica chiamata ATP. I fotoni di luce rossa penetrano, attraverso il cranio, nelle cellule del cervello e stimolano i mitocondri a produrre più ATP. Tale stimolazione dei mitocondri può indurre un pensiero più chiaro e acuito, ma si è visto che a migliorare non è solo l’attenzione ma anche l’energia.
Gli effetti biologici documentati evidenziano un’azione di riduzione della reazione cicatriziale gliale, mentre migliora l’effetto della plasticità neuronale.
In pratica, si è osservato che attraverso la somministrazione mirata di specifiche frequenze luminose si riescono a modulare alcune funzioni biologiche e ad accelerare la guarigione di una lesione fisica, riducendo gli effetti di un trauma oppure migliorando il funzionamento energetico. Le luci di tale frequenza sembrano ridare vitalità ed energia che inducono un miglioramento della plasticità di molti tessuti biologici tra cui la pelle e, che è ciò che ci interessa maggiormente, i tessuti del sistema nervoso.
Le applicazioni della PBM
La prima applicazione clinica importante della Photo-Bio-Modulation è avvenuta per accelerare la riparazione dei tessuti in fase post ICTUS cerebrale: si è osservato come la Photo-Bio-Modulation potesse migliorare il metabolismo delle cellule nervose, favorendo i processi di riparazione, accelerando e migliorando anche il recupero funzionale.
Conseguentemente a ciò si è pensato che la stessa stimolazione di luce infrarossa a basso livello potesse facilitare una risposta terapeutica per il trattamento della Depressione Maggiore, fornendo ai neuroni più energia per combattere la Depressione attraverso l’attivazione energetica della citocromo ossidasi (COX). L’attivazione della COX facilita l’inversione della disfunzione mitocondriale e il miglioramento del flusso sanguigno prefrontale, con conseguente riduzione dello stress ossidativo e riduzione dei fenomeni infiammatori indotti dallo stress, inducendo cambiamenti nel metabolismo del glucosio. È la somma di questi effetti energizzanti sulla corteccia prefrontale che si pensa generi, a livello clinico, la risposta antidepressiva. Migliora quindi la capacità metabolica dei neuroni grazie ad un maggior consumo di ossigeno e alla produzione dell’Adenosina Trifosfato (ATP).
Vengono già condotti studi preliminari controllati in laboratorio, sui topi, per capire meglio il meccanismo d’azione anti-ansia e anti-depressivo: i risultati mostrano come l’effetto sia probabilmente legato all’aumento di serotonina ed alla diminuzione dei livelli di Ossido Nitrico nelle aree della corteccia prefrontale, dove si è visto che il massimo effetto anti-ansia e anti-depressivo è stato prodotto alla dose di 8 J/cm2.
Come funziona nella pratica la PBM?
I LED cluster dell’apparecchio, da cui i raggi infrarossi vengono emessi, sono posizionati in modo da stimolare le aree centrali del Default Mode Network, una vasta rete di strutture cerebrali implicata in numerose attività cognitive fondamentali (pensiero, memoria, ragionamento, comprensione). Si utilizzano per promuovere il benessere e l’acuità mentale, sfruttando la frequenza delle stimolazioni.
Le pulsazioni a 10 Hz correlano con le oscillazioni Alpha delle onde cerebrali; tale frequenza, calmante e terapeutica, è associata ad un miglioramento del recupero cognitivo ed ha un effetto positivo durante gli stati di riposo cerebrali.
Le pulsazioni a 40 Hz correlano con le oscillazioni Gamma delle onde cerebrali; tale frequenza è associata a stati di massima concentrazione e consapevolezza.
La durata delle sedute è di circa 30 minuti e devono essere svolte per un periodo minimo di tre settimane. Durante l’applicazione è possibile effettuare sessioni di psicoterapia o di coaching. Comunque dopo il primo ciclo si deve riprendere periodicamente con sessioni di follow-up.
Risorse di approfondimento
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