La Guarigione di Papa Francesco grazie alla Foto-Bio-Modulazione (PBM)
Il caso della guarigione di Papa Francesco è un importante esempio di come la Foto-Bio-Modulazione (PBM) possa rappresentare una terapia innovativa per guarire da condizioni dolorose e migliorare la qualità della vita, offrendo nuove speranze a milioni di persone che lottano con disturbi neurologici o psichiatrici.
Nel corso di una cerimonia svolta sabato 29 aprile 2023, durante l'omelia presso la chiesa di Santa Elisabetta a Budapest, Papa Francesco ha attribuito alla Foto-Bio-Modulazione (PBM) il merito della sua guarigione da una frattura al ginocchio.
Grazie a questa particolare forma di terapia innovativa e non invasiva che sfrutta la luce a infrarossi per ottenere i suoi effetti terapeutici, il Pontefice è stato in grado di alzarsi dalla sedia a rotelle e camminare solamente con l'ausilio di un bastone.
Che cos'è la Foto-Bio-Modulazione (PBM)?
La Foto-Bio-Modulazione (PBM), conosciuta anche come terapia a luce rossa, è una terapia innovativa non invasiva che utilizza specifici dispositivi a luce infrarossa (NIR) per preservare e rigenerare le cellule di tessuti compromessi stimolandone la guarigione.
La PBM è il risultato degli sforzi del Dottor Endre Mester, medico ungherese che nel 1967 scoprì questa terapia presso un laboratorio a Budapest partendo dai suoi esperimenti sui roditori. Oggi, questa tecnologia rivoluzionaria trova applicazione nel trattamento di una vasta gamma di disturbi, tra cui quelli neurologici e psichiatrici.
La luce infrarossa emessa dalla PBM viene applicata direttamente sulla zona interessata per il trattamento, dove è in grado di interagire con le cellule favorendone la rigenerazione e la riduzione dell'infiammazione. Nella pratica è stato osservato che la somministrazione mirata di specifiche frequenze luminose emesse dai dispositivi di PBM è in grado di accelerare la guarigione di una lesione fisica, riducendo gli effetti di un trauma oppure migliorando il funzionamento energetico.
Il caso di Papa Francesco e la Foto-Bio-Modulazione
In un'omelia pronunciata a Budapest, Papa Francesco ha parlato di come la Foto-Bio-Modulazione (PBM) lo abbia aiutato a guarire dal suo problema al ginocchio, accelerando il processo di guarigione ed evitandogli così la necessità di sottoporsi a un intervento chirurgico. La PBM ha consentito al Papa di potersi alzare dalla sedia a rotelle e camminare solamente con l'ausilio di un bastone.
Durante l'omelia, Papa Francesco ha parlato di "affaticamento interno", sottolineando come la tecnologia a luce infrarossi sia stata in grado di stimolare le cellule affaticate facilitandone la guarigione. Questo è solo uno dei molti benefici documentati della PBM, che includono una migliore gestione di condizioni dolorose e il trattamento di diverse condizioni mediche, come riconosciuto anche dalla Food and Drug Administration (FDA) e dai Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Centers for Disease Control and Prevention - CDC) negli Stati Uniti.
La PBM si distingue per la sua sicurezza ed efficacia e viene infatti utilizzata per il trattamento di milioni di pazienti in tutto il mondo senza effetti collaterali documentati. Nel campo della gestione di condizioni dolorose, grazie all'approvazione della FDA la PBM offre un'alternativa non invasiva e sicura ai farmaci oppioidi, specialmente in un'epoca in cui l'uso eccessivo di questi farmaci ha raggiunto proporzioni allarmanti.
Durante la cerimonia il Papa ha reso omaggio al Dottor Endre Mester, consegnando al figlio Adam Mester un regalo speciale. A sua volta, Adam Mester ha donato al Pontefice un dispositivo PBM che può essere utilizzato in maniera autonoma a casa propria, in modo tale che il Pontefice sia in grado di potersi curare con le sue stesse mani nell'evenienza in cui ne dovesse avere bisogno.
Questo evento ha portato notevole attenzione su questa terapia innovativa e sicura sempre più utilizzata per offrire un sollievo a chi soffre per lesioni fisiche ma non solo.
Papa Francesco riceve in regalo da Adam Mester un dispositivo per la Foto-Bio-Modulazione (PBM).
Benefici e Applicazioni della Foto-Bio-Modulazione
L'efficacia della Foto-Bio-Modulazione (PBM) non si limita però alla guarigione delle lesioni fisiche. Questo tipo di terapia, infatti, trova larga applicazione nel trattamento di numerosi Disturbi Neuropsichiatrici. In questo caso, la PBM viene applicata direttamente sulla testa del paziente e la sua luce infrarossa è in grado di penetrare nel cranio e aumentare il flusso di sangue nel cervello, così stimolando il metabolismo cerebrale, promuovendo la neuroplasticità e modulando gli oppioidi endogeni, riducendo l’infiammazione e lo stress ossidativo.
Questo meccanismo di azione rende la PBM un metodo particolarmente promettente nel trattamento di una vasta gamma di condizioni, tra cui:
Disturbi Cognitivi Precoci
Prevenzione del Decadimento Cognitivo
Riabilitazione Post-Ictus
La PBM è particolarmente adatta anche per i bambini grazie alla sua praticità di utilizzo e alla libertà di movimento che offre. Inoltre, questa tecnologia innovativa si rivela utile anche per aumentare le prestazioni motorie e sportive, permettendo di ottenere un miglioramento dell'attenzione, della concentrazione e della qualità del sonno, un migliore recupero dai traumi legati all'attività sportiva, un aumento dell'energia e della potenza fisica e un accorciamento dei tempi di recupero.
La Foto-Bio-Modulazione presso l'Istituto di Neuroscienze
Presso l'Istituto di Neuroscienze del Prof. Stefano Pallanti utilizziamo la Foto-Bio-Modulazione (PBM) come terapia di neuromodulazione non invasiva per il trattamento di diversi disturbi neuropsichiatrici. Grazie al suo meccanismo di azione sicuro e indolore, la PBM rappresenta una valida opportunità terapeutica per molti pazienti che cercano soluzioni innovative e sicure per il loro benessere mentale e fisico.
L'Istituto di Neuroscienze offre diversi protocolli di trattamento basati su pulsazioni luminose di frequenza diversa, ottenendo risultati differenti:
Le pulsazioni a 10 Hz correlano con le oscillazioni Alpha delle onde cerebrali; tale frequenza, calmante e terapeutica, è associata ad un miglioramento del recupero cognitivo ed ha un effetto positivo durante gli stati di riposo cerebrali.
Le pulsazioni a 40 Hz correlano con le oscillazioni Gamma delle onde cerebrali; tale frequenza è associata a stati di massima concentrazione e consapevolezza.
La durata delle sedute offerte dal nostro Istituto è di circa 30 minuti e devono essere svolte per un periodo minimo di tre settimane. Durante l’applicazione delle terapia è possibile effettuare sessioni di psicoterapia o di coaching.