Depressione
La cura della Depressione integra molte competenze diverse e deve essere effettuata da specialisti formati appositamente. Le cure offerte generalmente spesso non funzionano perchè non vengono considerati lo specifico sottotipo di depressione e altri disturbi in comorbilità.
Presso l'Istituto di Neuroscienze offriamo cure per la depressione centrate sulla persona, basate su una diagnosi individualizzata e integrate con cure naturali.
Cura della Depressione
La depressione è una condizione estremamente complessa che può influenzare profondamente la vita di chi ne è affetto. Sebbene la diagnosi e il trattamento delle sue diverse forme siano diventati più sofisticati nel corso degli anni, rimangono ancora numerose sfide significative da affrontare quando si tratta di fornire cure efficaci per le persone che lottano con questo disturbo debilitante.
La cura della depressione è una Specializzazione nella Specializzazione e integra competenze diverse, per esempio in psichiatria clinica, farmacologia, neurofisiologia, neuroimmunologia. Spesso le cure per la Depressione Resistente seguono le linee guida per la Depressione NON resistente al trattamento e rimangono a un livello di Psichiatria Generale, non specialistica.
Perché le novità nella cura arrivano tanto tardi?
Perché oltre alla validazione garantita dalla ricerca scientifica occorre superare la burocrazia e ottenere le coperture economiche che la politica sanitaria fa fatica a reperire, ritardando in media di 17 anni l'approvazione delle nuove terapie.
Purtroppo nel nostro Paese si assiste a una considerazione insufficiente per la Depressione, malgrado l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la consideri il problema più importante per la salute in tutto il mondo. Più nello specifico, l’Italia è stato l’ultimo tra i Paesi europei a garantire il rimborso per le cure della Depressione effettuate mediante farmaci SSRI passato l’anno 2000. Il Prof. Stefano Pallanti invece aveva iniziato a somministrare ai suoi pazienti questi farmaci off-label già a partire dal 1984, rivelandosi un vero e proprio pioniere nella cura della depressione.
Verso una cura specialistica
Per andare oltre l'approccio impostato dalla Psichiatria Generale essenziale del Sistema Sanitario Nazionale è necessario garantire un secondo ed un terzo livello di assistenza specialistica.
➜ Il primo livello di cura è caratterizzato dal colloquio e dalla prescrizione della cura: senza altre valutazioni, definizioni della diagnosi individuale ed esami esami specifici. Si tratta dell’unico livello di cura adottato dal Sistema Sanitario Nazionale per garantire i livelli essenziali di assistenza.
➜ Il secondo livello di assistenza si caratterizza per il riconoscimento della diagnosi del sottotipo di depressione, la misurazione della gravità e del grado di resistenza del quadro clinico. All'interno di questo livello di assistenza, si valutano inoltre i possibili altri disturbi in comorbidità e si procede a un attento monitoraggio della cura con particolare attenzione alle prime fasi di risposta, ancor meglio se in regime di Day-Center.
➜ Il terzo livello si caratterizza per l'aggiunta di specifiche analisi, tra cui valutazioni metaboliche, dei livelli di assorbimento e, se necessario, un'indagine genetica. Infine, questo livello di cura prevede l'utilizzo di innovative terapie validate dalla ricerca scientifica, ma non ancora incluse nelle linee guida essenziali. Tra queste, vi sono le Terapie di Neuromodulazione e in particolare la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) associata alla Neuronavigazione che consente di stimolare circuiti-bersaglio definiti per ogni persona. Parallelamente a questi processi di cura, vengono integrate anche cure dedicate al riequilibrio metabolico, infiammatorio e del microbioma.
La cura pensata dall'Istituto di Neuroscienze
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Diagnosi precise per cure efficaci
La depressione è molto più di un semplice "umore depresso". Può manifestarsi in modi diversi e spesso si verifica in concomitanza con altre condizioni mediche o disturbi mentali, tra cui l'ADHD, l'Autismo, i Disturbi d'Ansia, il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, le Dipendenze da Sostanze, il Disturbo da Sintomi Somatici, la Fibromialgia, PANS-PANDAS, il Parkinson, la Schizofrenia e altre condizioni mediche. Questo rende la diagnosi e il trattamento della depressione un compito complesso che richiede un approccio multidisciplinare.
In aggiunta a questo, la depressione rappresenta una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo e contribuisce in modo determinante al carico globale complessivo della malattie.
Per affrontare adeguatamente la complessità della depressione, è necessario un approccio personalizzato. Questo inizia con una diagnosi precisa, utilizzando strumenti di alto livello per individuare il sottotipo di depressione, specificare le caratteristiche del disturbo e identificare le comorbilità fin dall'inizio del percorso di cura. Nel caso della depressione, questi aspetti sono cruciali perché la cura dell’episodio depressivo è diversa da un sottotipo all’altro e varia ampiamente anche in funzione dell'eventuale associazione di altri disturbi psichiatrici o medici.
La diagnosi è il punto di partenza necessario per un trattamento efficace, per cui più precisa è meglio è; tuttavia, essa rappresenta solo l'inizio del percorso di presa in carico della persona, il cui trattamento deve essere centrato sulla persona stessa e non esclusivamente sul sintomo. Questo perchè i sintomi non definiscono di per sé la diagnosi e l'etichetta diagnostica non definisce direttamente il trattamento. Per esempio: il sintomo "Umore Depresso" assume significati diversi alla luce delle diverse disfunzioni che possono esservi alla base e deve quindi essere trattato in modo specifico a seconda della specifica disfunzione che ne è alla radice.
Specificatori per definire i sottotipi di Depressione Maggiore
Cosa sono gli Specificatori? Sono estensioni di una diagnosi utili a definire in maniera precisa un disturbo o una malattia. Essi consentono di formulare una diagnosi più specifica: lo specificatore identifica un insieme di sintomi cui sottende una biologia specifica, così specifica che il trattamento è diverso per ognuna di queste forme.
Gli specificatori previsti per il Disturbo Depressivo Maggiore (DDM) all'interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) distinguono le seguenti forme del disturbo:
Con ansia;
Con caratteristiche miste;
Con caratteristiche melancoliche;
Con caratteristiche atipiche;
Con caratteristiche psicotiche (congruenti o non congruenti all'umore);
Con catatonia;
Ad esordio nel peripartum;
Con andamento stagionale.
Oltre a questi sottotipi di manifestazioni depressive, è necessario tenere in considerazione che se un episodio depressivo si verifica nel contesto di un Disturbo Bipolare ― configurandosi come "Depressione Bipolare" ― esso richiederà una presa in carico del tutto differente e trattato in modo diverso dalle altre condizioni di depressione.
Altre indagini approfondite
In aggiunta alla specifica del sottotipo di depressione presentato, è importante non limitarsi ai sintomi evidenti ma considerare anche le condizioni mediche e i fattori biologici personali del singolo paziente, ponendo particolare attenzione alle caratteristiche dello sviluppo del disturbo, ai correlati neurofunzionali, al funzionamento cognitivo e alla risposta infiammatoria.
Solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare è possibile fornire cure efficaci per coloro che lottano con la depressione. Per questo motivo, la valutazione del disturbo deve includere l'indagine di:
Grado e tipo di resistenza del quadro presentato;
Comorbidità psichiatriche attuali;
Stato di comorbidità nel Neurosviluppo e ADHD;
Comorbidità mediche che potrebbero ridurre la risposta alle cure;
Aspetti metabolici;
Risposta infiammatoria e immunitaria;
Grado di assorbimento del farmaco;
Microbiota intestinale.
L'indagine di questi aspetti è essenziale per una pianificazione corretta della cura che tenga in considerazione delle possibili condizioni in grado di infuenzare la risposta al trattamento o che richiedano interventi terapeutici specifici.
Prevenire la Resistenza
Definita la diagnosi di depressione, è fondamentale che la cura venga intrapresa al più presto e che sia seguita con attenzione per essere in grado di valutare la prima risposta al trattamento.
I trattamenti per la depressione devono essere diversificati sulla base della specifica presentazione e centrati sulla persona. Gli obiettivi della cura devono essere condivisi e mirati alle cause specifiche del disturbo in quella persona, con lo scopo primario di ripristinare l'equilibrio tra la plasticità del sistema nervoso centrale e la risposta infiammatoria, favorendo al tempo stesso il riequilibrio metabolico, infiammatorio e del microbioma intestinale.
Un approccio di questo tipo prevede un continuo processo di valutazione del trattamento: se la cura non sembra funzionare o ha ottenuto solamente un lieve effetto iniziale per poi smettere di agire positivamente, potrebbe essere necessario rivalutare le caratteristiche della diagnosi allo scopo di meglio inquadrare la terapia e ridurre le probabilità di resistenza e ricaduta. Se durante il processo di trattamento emergono nuovi aspetti che richiedono attenzione clinica, è quindi importante allargare lo sguardo e considerare altri aspetti trattabili.
Terapie singole o combinate
Il trattamento della Depressione e della Depressione Resistente può includere diverse forme di terapia mirate alle cause specifiche del disturbo: farmacologiche, naturali, di neuromodulazione e psicologiche.
Nella cura della depressione, ciò che fa veramente la differenza NON sono i farmaci o i macchinari, ma le capacità del medico di scegliere, calibrare e condividere con il paziente il percorso della cura specificamente definito sulla base di un'attenta valutazione.
La psichiatria di precisione è proprio questo: per ciascuna persona, una cura pensata SOLO per lei.
Tutte le terapie offerte dall'Istituto di Neuroscienze sono scientificamente validate, molte delle quali già approvate dalla FDA. Oltre a queste, offriamo anche la possibilità di ricevere terapie d'avanguardia non ancora incluse nelle linee guida essenziali, ovvero terapie "off-label". Scopri cosa sono le cure off-label ➜
Terapia infusiva
― Per monitorare l’inizio della cura in Day Center
― Per accellerare la risposta combinando categorie diverse di farmaci
Terapia Naturale integrata
― Fitoterapici
― Probiotici
― Prebiotici
Terapie di Neuromodulazione
― Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)
― Stimolazione Magnetica Theta-Burst
― Stimolazione Magnetica Profonda (Deep TMS)
Psicoterapia
Protocolli specifici per la Depressione
Le terapie dell'Istituto di Neuroscienze
Le terapie di neuromodulazione
Le terapie di neuromodulazione rappresentano un'alternativa vantaggiosa alle cure mediche tradizionali perché possono essere combinate tra di loro e associate a ulteriori terapie mediche e psicologiche allo scopo di ottenere un trattamento altamente personalizzato.
Inoltre, sono prive di effetti collaterali. Leggi di più in questa pagina!
Le terapie di neuromodulazione rappresentano un'alternativa vantaggiosa alle cure mediche tradizionali perché possono essere combinate tra di loro e associate a ulteriori terapie mediche e psicologiche allo scopo di ottenere un trattamento altamente personalizzato.
Inoltre, sono prive di effetti collaterali. Leggi di più in questa pagina!
Terapia Endovenosa Infusionale (IV Therapy)
Per la cura della Depressione, del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), dell'Ansia, dei Disturbi Cognitivi e dei casi di resistenza farmacologica. Rispetto alle terapie tradizionali consente una maggiore tollerabilità, minori effetti collaterali e un tempo di risposta generalmente più breve.
Fitoterapia
Il Prof. Stefano Pallanti è socio fondatore dell'Accademia di Terapia Naturale in Psichiatria e Neurologia e promuove in maniera innovativa l'utilizzo di ritrovati naturali in psichiatria per offrire cure alternative ― ma scientificamente provate ― per la gestione della Depressione, dell'Insonnia e dell'Ansia.
Dieta e Nutrizione
Negli ultimi anni, lo studio approfondito del microbiota intestinale ha rivelato il suo coinvolgimento nella traduzione di ciò che mangiamo nelle molecole-messaggere per il nostro cervello, evidenziando la forte correlazione esistente tra l'alimentazione e il nostro stato di benessere.
Scopri cosa può offrire l'Istituto di Neuroscienze.
Il ruolo del Microbiota Intestinale nella Depressione
Nel corso degli ultimi anni, la ricerca scientifica ha fatto importanti progressi nel comprendere il legame tra microbiota intestinale e depressione. È emerso che nell'asse microbiota―intestino―risposta immunitaria―cervello esistono dei meccanismi potenzialmente rilevanti per la comprensione della depressione. Si è infatti ipotizzato che a ogni diverso disturbo psichiatrico ― compresa la depressione ― possa essere associata una specifica alterazione del microbiota intestinale.
Numerosi studi hanno confermato la presenza di modificazioni significative del microbiota intestinale nelle persone che soffrono di depressione. Inoltre, uno studio ha dimostrato che il trapianto fecale da pazienti con Depressione Maggiore a topi sani è capace di indurre l'insorgenza di comportamenti depressivi nei roditori. Presi insieme, questi risultati suggeriscono un ruolo critico del microbiota nell'equilibrio emotivo.
La buona notizia è che l'integrazione precoce di prebiotici e/o glicoproteina lactoferrina è in grado di favorire la resistenza allo stress comportamentale e modulare l'espressione genica nei circuiti neurali coinvolti nella regolazione dell'umore. Inoltre, numerosi studi hanno rivelato che probiotici, antibiotici e batteri patogeni possono influenzare il microbiota intestinale e i pattern comportamentali dei pazienti affetti da depressione.
Questi risultati sottolineano l'importanza di considerare sempre più la salute intestinale nella cura della depressione e aprono nuove vie per le terapie che coinvolgono il microbiota. L'equilibrio tra il nostro intestino e il nostro cervello è un aspetto cruciale nella comprensione e nel trattamento della depressionee la ricerca continua a portare alla luce nuove scoperte che potrebbero dimostrarsi in grado di migliorare la qualità della vita delle persone affette da questo disturbo.
Riferimenti scientifici
Crosstalk between the microbiota-gut-brain axis and depression
Yu Du, Xin-Ran Gao, Lei Peng, Jin-Fang Ge, Heliyon, Volume 6, Issue 6, 2020, e04097, ISSN 2405-8440
The Role of Microbiota in Depression – a brief review
Zalar B, Haslberger A, Peterlin B., Psychiatr Danub. 2018 Jun; 30(2):136-141.
Doi:10.24869/psyd.2018. 136. PMID:29930222
Systematic Review of Gut Microbiota and Major Depression
Cheung SG, Goldenthal AR, Uhlemann AC, Mann JJ, Miller JM, Sublette ME. Front Psychiatry. 2019;10:34. Published 2019 Feb 11.
doi:10.3389/fpsyt.2019.00034
Transferring the blues: Depression-associated gut microbiota induces neurobehavioural changes in the rat
Kelly JR, Borre Y, O’ Brien C, Patterson E, El Aidy S, Deane J, Kennedy PJ, Beers S, Scott K, Moloney G, Hoban AE, Scott L, Fitzgerald P, Ross P, Stanton C, Clarke G, Cryan JF, Dinan TG. J Psychiatr Res. 2016 Nov;82:109-18.
doi: 10.1016/j.jpsychires.2016.07.019. Epub 2016 Jul 25. PMID: 27491067.
Early life diets with prebiotics and bioactive milk fractions attenuate the impact of stress on learned helplessness behaviours and alter gene expression within neural circuits important for stress resistance
Mika A, Day HE, Martinez A, Rumian NL, Greenwood BN, Chichlowski M, Berg BM, Fleshner M. Eur J Neurosci. 2017 Feb;45(3):342-357.
doi: 10.1111/ejn.13444. Epub 2016 Nov 12. PMID: 27763700.
Risorse di approfondimento
Depressione
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Guarda e ascolta le interviste e gli interventi del Prof. Stefano Pallanti sull'argomento e il contributo di alcuni nostri pazienti che hanno fornito la loro testimonianza relativa alla loro esperienza di cura presso il nostro Istituto.
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In questa raccolta di video sulle Terapie di Neuromodulazione vengono esplorate le principali caratteristiche e il meccanismo di azione di queste tecniche d'avanguardia efficaci per la cura di molti disturbi neuropsichiatrici.
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Stimolazione Theta Burst: nuova terapia per la Depressione Resistente approvata dalla FDA
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