Perché le mie cure psichiatriche non funzionano?
Il percorso verso la salute mentale può essere complesso e vario.
Una diagnosi precisa e completa rappresenta il primo passo per una cura personalizzata ed efficace: non esistono farmaci o cure adatti a tutti!
"Perché le mie cure psichiatriche non funzionano?"
Alla ricerca di risposte
Quando ci si imbatte in cure psichiatriche che non sembrano funzionare, è innanzitutto fondamentale comprendere che il percorso verso la salute mentale può essere complesso e vario.
Le ragioni per cui le Terapie Farmacologiche o di Stimolazione possono NON sortire gli effetti desiderati sono varie:
Diagnosi errata o incompleta: In una percentuale significativa di casi, accade che la diagnosi ricevuta sia imprecisa o parziale, complicando notevolmente il trattamento.
Mancanza di personalizzazione della cura: Anche nel caso di una diagnosi accurata, una terapia può non funzionare se non viene personalizzata tenendo conto del metabolismo del farmaco o delle necessità specifiche di stimolazione del singolo paziente.
Resistenza alle cure: In alcuni casi, il corpo sviluppa una resistenza alle terapie se queste vengono somministrate in maniera non adeguata.
In presenza di disturbi per i quali non esistono ancora linee guida, può essere necessario considerare la possibilità di utilizzare Cure "Off-Label", ovvero terapie che vanno oltre le Linee Guida ufficiali scelte grazie alla conoscenza dei dati derivanti dalle più recenti ricerche scientifiche.
Diagnosi di Precisione ― La base per una cura efficace
Una Diagnosi di Precisione è caratterizzata da un alto livello di accuratezza e completezza e costituisce il primo passo per una cura personalizzata ed efficace. Nel campo della salute mentale non esistono soluzioni universali: non esistono farmaci o cure adatti a tutti. Per questo motivo, raggiungere una comprensione chiara e globale dello stato di salute della persona rappresenta un passo cruciale per comprendere le specifiche esigenze presentate da ogni paziente.
Purtroppo, in una percentuale significativa di individui che cerca aiuto, le diagnosi possono risultare imprecise, parziali o addirittura completamente errate, creando una base instabile per un trattamento efficace.
Una cura efficace deve assolutamente essere individualizzata sulla base delle specifiche esigenze della persona. Per questo motivo, la diagnosi è solo il punto di partenza di un simile percorso e potrebbe variare o diventare più specifica nel corso del tempo. Questo perché i sintomi non sono di per sé la diagnosi, ma rappresentano un indizio che orienta il percorso terapeutico. Pertanto, una diagnosi accurata non può assolutamente mancare; solo grazie a questa diventa possibile programmare una cura centrata sulla persona.
Personalizzazione del trattamento ― La chiave per il successo della cura
Una volta raggiunta una diagnosi accurata, il passo successivo è impostare la terapia, che deve essere personalizzata sulla base delle specifiche esigenze di ogni individuo, perchè la diagnosi clinica non stabilisce la cura, ma fornisce solamente un'indicazione.
Purtroppo molte terapie psichiatriche vengono ancora stabilite seguendo protocolli standard basati sull'etichetta diagnostica. Tuttavia, la ricerca psichiatrica moderna sta progressivamente spostando la propria attenzione dallo studio dei disturbi diagnosticati in modo tradizionale alla comprensione degli specifici circuiti e meccanismi sottostanti ai singoli comportamenti disadattivi che compongono la diagnosi più ampia (Cuthbert & Insel, 2013; Insel et al., 2010). Questo perchè lo stesso sintomo riferito da pazienti diversi può rappresentare l'espressione di meccanismi differenti.
Qualunque tipo di cura psichiatrica ― sia essa di tipo farmacologico che di stimolazione ― se eseguita in modo standard applicando un protocollo rigido senza considerare la specificità del paziente, può risultare poco efficace. A dimostrarlo chiaramente è il famoso studio STAR*D (Sequenced Treatment Alternatives to Relieve Depression) sulla Depressione, che ha evidenziato chiaramente come, se la terapia è effettuata secondo un algoritmo standard, soltanto il 36% dei pazienti affetti da Depressione risponde adeguatamente al trattamento effettuato mediante farmaci SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors, farmaci antidepressivi tipicamente usati nel trattamento del Disturbo Depressivo Maggiore e dei Disturbi d’Ansia).
Pertanto, la personalizzazione delle terapie rappresenta la chiave fondamentale per ottenere significativi risultati positivi. Ogni persona è unica e reagisce in modo diverso a qualunque tipo di farmaco o terapia. Quindi, una terapia efficace deve tenere conto delle specifiche esigenze del paziente.
Terapie all'avanguardia basate sulle Neuroscienze
Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) rappresenta una terapia non-invasiva e non-farmacologica che utilizza il campo magnetico per stimolare o inibire specifiche aree cerebrali, dimostrandosi altamente efficace per la cura di molti disturbi, tra cui la Depressione Resistente e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC).
Photo-Bio-Modulation (PBM)
La più recente tecnologia per la cura del Sistema Nervoso Centrale e particolarmente adatta per i bambini, che sfrutta l'aumento del flusso sanguigno cerebrale per stimolare il metabolismo cerebrale e promuovere processi di neuroplasticità.
La più recente tecnologia per la cura del Sistema Nervoso Centrale e particolarmente adatta per i bambini, che sfrutta l'aumento del flusso sanguigno cerebrale per stimolare il metabolismo cerebrale e promuovere processi di neuroplasticità.
Terapia farmacologica
Non sono i farmaci (o le macchine) che fanno guarire. Oltre alla giusta scelta dei farmaci, è fondamentale individualizzare il trattamento tramite la scelta di una dose minima terapeutica definita in maniera specifica per ogni persona. Scopri di più sulle terapie farmacologiche offerte dall'Istituto di Neuroscienze.
Ketamine Clinic
Grazie alla loro elevata efficacia nei confronti del trattamento della depressione resistente alle cure, Ketamina ed Esketamina sono considerate un salvavita per le persone che soffrono di questa condizione. Si tratta di farmaci in grado di ottenere con grande velocità una significativa riduzione dei sintomi della depressione e dell'ideazione suicidaria.
Dieta e Nutrizione
Negli ultimi anni, lo studio approfondito del microbiota intestinale ha rivelato il suo coinvolgimento nella traduzione di ciò che mangiamo nelle molecole-messaggere per il nostro cervello, evidenziando la forte correlazione esistente tra l'alimentazione e il nostro stato di benessere.
Scopri cosa può offrire l'Istituto di Neuroscienze.
Fitoterapia
Il Prof. Stefano Pallanti è socio fondatore dell'Accademia di Terapia Naturale in Psichiatria e Neurologia e promuove in maniera innovativa l'utilizzo di ritrovati naturali in psichiatria per offrire cure alternative ― ma scientificamente provate ― per la gestione della Depressione, dell'Insonnia e dell'Ansia.
Programmare cure a lungo termine
La necessità di monitorare e adeguare la terapia nel tempo anche se i sintomi diminuiscono
È importante sottolineare che la sola diminuzione o scomparsa dei sintomi non significa necessariamente che la malattia sia scomparsa! Infatti, anche dopo un miglioramento iniziale, i meccanismi cerebrali alla base del disturbo possono persistere.
Per questo motivo, è essenziale che ogni terapia venga adattata ogni 2 mesi, pianificando regolari visite di controllo e di richiamo delle terapie per prevenire le ricadute. L'abbandono prematuro delle terapie o il loro prolungato utilizzo senza un bcostante monitoraggio e adattamento possono aumentare notevolmente il rischio di ricaduta dei sintomi, che possono spesso presentarsi in forme diverse da quelle iniziali. In questi casi, riuscire ad raggiungere nuovamente uno stato di benessere potrebbe essere più complesso e richiedere un tempo più lungo.
Per evitare la possibilità di avere una ricaduta, è quindi cruciale programmare regolarmente visite di controllo e sessioni di richiamo del trattamento.