Tricotillomania
Scopri le terapie multidisciplinari, integrate e personalizzate che l'Istituto di Neuroscienze offre ai suoi pazienti per il trattamento della Tricotillomania: Terapie di Neuromodulazione, Terapia Farmacologica, Psicoterapia e Psicoeducazione individuale e familiare.
La Tricotillomania è un disturbo caratterizzato dallo strappamento di peli e capelli: una sotto-categoria del Disturbo Ossessivo-Compulsivo.
La caratteristica essenziale della tricotillomania è lo strapparsi i capelli o i peli in maniera ricorrente.
Il disturbo può riguardare qualsiasi distretto corporeo ricoperto da peli o capelli: le zone più comuni sono lo scalpo, le sopracciglia e le ciglia, mentre meno comuni sono le regioni ascellari, facciali, pubiche e peri-rettali. Le zone colpite possono, inoltre, modificarsi nel tempo.
Il disturbo può presentarsi come brevi episodi durante il giorno, oppure può verificarsi in maniera meno frequente ma per periodi più prolungati, come lo strapparsi i capelli che può perdurare per mesi o anni.
Il citato criterio a richiede che lo strapparsi i capelli conduca alla perdita degli stessi, sebbene i soggetti con tale disturbo tendano a farlo in maniera molto distribuita (ad esempio, un singolo capello per zona del cuoio capelluto), cosicché la perdita di capelli non sia visibile.
Alternativamente i soggetti possono cercare di nascondere la perdita di capelli (ad esempio, attraverso il trucco, sciarpe o parrucche), in modo che le zone senza capelli siano meno visibili. I soggetti con tricotillomania spesso hanno messo in atto ripetuti tentativi di ridurre o smettere di strapparsi i capelli. Questo indica che lo strapparsi i capelli causa distress o disabilità clinicamente significative nel funzionamento sociale, occupazionale o in altre importanti aree di funzionamento.
Il termine distress fa riferimento a emozioni negative che possono essere sperimentate dai soggetti con il disturbo, come la perdita di controllo, l’imbarazzo e la vergogna. Una disabilità significativa può verificarsi in diverse aree del funzionamento (ad esempio, sociale, occupazionale, accademica o tempo libero), in parte a causa dell’evitamento lavorativo, scolastico o di altre situazioni pubbliche.
Il disturbo può accompagnarsi a una serie di comportamenti o rituali riguardanti peli o capelli. I soggetti possono andare alla ricerca di un particolare tipo di peli o capelli da estirpare (ad esempio, di un certo colore o consistenza), possono cercare di rimuoverli in un modo preciso (ad esempio, mantenendo intatta la radice) o possono esaminarli visivamente, manualmente o manipolarli dopo averli strappati (ad esempio, passarli tra i denti, staccarli in due parti, ruotarli tra le dita).
Il disturbo può essere preceduto o accompagnato da vari stati emotivi: può essere scatenato da ansia, noia o essere preceduto da un senso di tensione crescente, oppure può condurre alla gratificazione, a un piacere o a un senso di sollievo quando il pelo o il capello è stato estirpato.
Infatti la Tricotillomania viene considerata più una forma di dipendenza comportamentale che non una semplice ossessione e spesso questo problema di percezione del piacere investe anche altre aree del comportamento, oltre a quello dello strappamento del capello.
Il contrasto è nella difficoltà a distinguere tra esperienze come il disgusto, il piacere e la rabbia, che vengono confuse l’una con l’altra.
Sono inoltre presenti diversi gradi di consapevolezza, da una consapevolezza cosciente del gesto fino a un comportamento automatico: la maggior parte dei pazienti esibisce un mix di entrambi gli stili comportamentali.
Il gesto generalmente non avviene in presenza di altre persone, tranne i familiari stretti. Alcuni soggetti sperimentano il bisogno di strappare peli o capelli ad altre persone, oppure ad animali, bambole e altri oggetti (ad esempio, maglioni, tappeti). La maggior parte dei soggetti con tricotillomania ha anche uno o più comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo, ad esempio l’escoriazione (dermatillomania) o l’onicofagia.
Trattamento
Diagnosi e Valutazione – Con interviste per la diagnosi differenziale
Valutazione delle comorbidità – Di tipo psicopatologico, endocrinologico, intolleranze alimentari, stile di vita, intolleranze farmacologiche
Definizione del grado di resistenza e nuova terapia
Terapie
Terapia di Neuromodulazione: Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS); Stimolazione Elettrica Diretta Continua (tDCS)
Terapia Farmacologica
Psicoterapia
Terapia Cognitivo Comportamentale CBT
Colloqui con i familiari
Credenziali
Il Prof. Stefano Pallanti è uno dei top OCD (Obsessive Compulsive Disorder) Expert nel mondo.
È Board Member dell’International College of Obsessive Compulsive Spectrum Disorders (ICOCS), UK, e dell’European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) dove ricopre diversi ruoli: membro dell’Obsessive Compulsive and Related Disorders Network, Board member dello Scientific Committee, Scientific Advisory Panel Member per Ansia. Dal 2016 al 2018 è stato Executive Committee Member.
È stato membro dell’OCD spectrum workgroup Impulse Control Disorders Taskforce and International Advisory Board, American Psychiatric Association (APA) for DSM-5 (The Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition) (Chair D.J. Kupfer) da Maggio 2005 a Maggio 2007.