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Percorsi di cura

Long COVID / PACS, Post-Acute COVID-19 Syndrome

Il COVID-19 non è soltanto una malattia respiratoria. Colpisce anche il cervello e può provocare disturbi neurologici gravi se non curati tempestivamente.

L'Istituto di Neuroscienze del Prof. Pallanti offre percorsi diagnostici e terapeutici mirati per le conseguenze a lungo termine del COVID-19.

Long COVID – Post Acute Covid-19 Syndrome (PACS)

Cos'è il Long COVID e quali sono i sintomi principali

Il COVID-19 non è soltanto una malattia respiratoria, ma colpisce anche il cervello. I disturbi neurologici di quello che è stato rinominato "Long COVID" possono essere gravi e, se non curati tempestivamente, cronicizzarsi e perdurare nel tempo. I sintomi più frequenti che caratterizzano il Long COVID sono rappresentati da:

  • Dolore localizzato o diffuso;

  • Stanchezza e affaticamento;

  • Depressione, anedonia o perdita della motivazione;

  • Disturbi della memoria, dell'attenzione o della concentrazione;

  • Annebbiamento o confusione mentale (Mental Fog);

  • Perdita duratura del gusto o dell'olfatto;

  • Impedimenti o difficoltà motorie;

  • Disturbi del sonno che perdurano anche settimane.

Spesso i sintomi neurologici sono associati a disturbi cutanei, dermatiti, perdita di capelli o disturbi digestivi.

I sintomi del Long COVID possono comparire:

  • Immediatamente dopo i sintomi respiratori, anche se lievi o in assenza di febbre;

  • A distanza di 2-4 settimane dopo un tampone con esito negativo;

  • In persone asintomatiche che non sanno di aver contratto il COVID;

  • Molto raramente, in seguito al vaccino.

Come evitare la cronicizzazione dei sintomi

La SARS (la precedente sindrome respiratoria acuta da Coronavirus) ha sviluppato gravi disturbi cognitivi in oltre il 40% dei malati. A distanza di qualche anno ci è stato possibile osservare come queste complicanze si siano cronicizzate se non curate in maniera adeguata e tempestiva; infatti, si è evidenziato come a distanza di quattro anni, questi stessi soggetti non siano riusciti a riprendere una vita normale e a tornare al lavoro.

In maniera simile, uno studio recente pubblicato sull’autorevole rivista scientifica “Lancet” ha evidenziato come quasi una persona su tre tra coloro che hanno contratto il SARS-CoV-2 sta sviluppando disturbi neurologici dovuti al Long COVID. Inoltre, il Corriere della Sera riporta che almeno 500.000 dei 5 milioni di italiani che hanno avuto il COVID non sono tornati al lavoro!

Il Prof. Stefano Pallanti è stato tra i primi al mondo a pubblicare un articolo riguardante gli effetti del COVID sul Sistema Nervoso Centrale nel 2020, sottolineando l'importanza di riconoscere i sintomi neuropsichiatrici legati al COVID nelle fasi iniziali per evitarne la cronicizzazione. Le complicazioni neurologiche anche gravi erano state previste dal Prof. Pallanti e da suoi colleghi americani di Harvard University e dell’Albert Einstein College of Medicine e avevano indicato gli esami necessari per la diagnosi e per indirizzare le cure sulla strada più appropriata.

I disturbi evidenziati dai malati di Long COVID, infatti, non sono puramente di carattere psicologico, ma riflettono l’effetto negativo del virus sul cervello, che agisce mediante meccanismi di infiammazione e di alterazione della risposta immunitaria. Da ciò ne deriva che il supporto psicologico non può essere sufficiente per affrontare i sintomi neurologici legati al COVID, ma che sia invece necessario eseguire esami di laboratorio idonei che richiedono avanzate competenze specialistiche.

Come curare i sintomi a lungo termine causati dal COVID-19?

Il Sistema Sanitario Nazionale non ha ancora previsto un servizio specifico per la cura dei sintomi a lungo termine causati dal COVID-19. Dove è possibile, allora, trovare risposte adeguate ai disturbi comportamentali derivanti dal NeuroCOVID?

L'Istituto di Neuroscienze del Prof. Pallanti ha organizzato un percorso diagnostico-terapeutico che offre una prima valutazione psicologica associata agli esami necessari, allo scopo di stabilire un percorso di cura individualizzato.

Le terapie disponibili per la cura del Long Covid

Quando i sintomi del Long COVID sono vaghi (per es. stanchezza, difficoltà di concentrazione, affaticamento), spesso ci si aspetta che "passino da soli", oppure si intraprendono terapie psicologiche che, da sole, in questi casi si rivelano inutili.

Non esiste un'unica cura universale per il trattamento del Long COVID. Tuttavia, può essere affrontato efficacemente mediante un approccio multidisciplinare, multimodale e personalizzato, costruito sulla base della comprensione dei meccanismi coinvolti nel disturbo e in grado di offrire le terapie più efficaci per gli specifici sintomi presentati da ogni persona.

La nostra esperienza clinica e la più recente letteratura neuroscientifica indicano l'esistenza di molteplici terapie efficaci per la cura dei disturbi causati dal Long Covid:

― Terapie con farmaci psicotropi;

― Terapie naturali e fitoterapia antinfiammatorie-antiossidanti;

― Terapia di riequilibrio del Microbiota;

― Terapie di Neuromodulazione;

― Nuove psicoterapie orientate alla guarigione: Well Being Therapy;

― Cannabis Clinic: CBD Oil;

― Mindfulness.

La scelta e l'eventuale combinazione dei trattamenti per la cura del Long Covid dipende dalla valutazione specialistica effettuata dai professionisti del nostro Centro, in ottica di un'elevata individualizzazione del trattamento. In questo modo, siamo in grado di offrire le migliori terapie disponibili per la cura dei sintomi specifici presentati da ogni persona.

Trattamenti multimodali multidisciplinari

Le terapie di neuromodulazione

Le terapie di neuromodulazione rappresentano un'alternativa vantaggiosa alle cure mediche tradizionali perché possono essere combinate tra di loro e associate a ulteriori terapie mediche e psicologiche allo scopo di ottenere un trattamento altamente personalizzato.

Inoltre, sono prive di effetti collaterali. Leggi di più in questa pagina!

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TMS: Stimolazione Magnetica Transcranica

La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) rappresenta una terapia non-invasiva e non-farmacologica che utilizza il campo magnetico per stimolare o inibire specifiche aree cerebrali, dimostrandosi altamente efficace per la cura di molti disturbi, tra cui la Depressione Resistente e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC).

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Stimolazione Transcranica a Corrente Diretta (tDCS)

Una terapia di neuromodulazione completamente indolore e particolarmente adatta ai bambini per l'elevata libertà di movimento che consente, utilizzata in numerosi ambiti di trattamento e di riabilitazione.

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Photo-Bio-Modulation (PBM)

La più recente tecnologia per la cura del Sistema Nervoso Centrale e particolarmente adatta per i bambini, che sfrutta l'aumento del flusso sanguigno cerebrale per stimolare il metabolismo cerebrale e promuovere processi di neuroplasticità.

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Stimolazione del Nervo Vago non-invasiva (VNS)

La Stimolazione del Nervo Vago non-invasiva (VNS) attiva il nervo che connette diverse vie neurofisiologiche che regolano i processi di neuroinfiammazione, consentendo il miglioramento di importanti funzioni del corporee.

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Neurofeedback

Presso l'Istituto di Neuroscienze utilizziamo il Neurofeedback per trattare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), i disturbi di apprendimento, l’ansia, le fobie e il disturbo da stress post-traumatico, ma viene utilizzato anche in ambito sportivo o da agenzie come la NASA per migliorare la vigilanza e promuovere performance di alto livello.

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L'utilizzo delle neuroscienze per la cura del Long Covid

L'approccio adottato dal nostro centro per la cura dei disturbi a lungo termine causati dal Long Covid utilizza i dati provenienti dalle più recenti evidenze della letteratura neuroscientifica in ottica di un'elevata personalizzazione della cura.

Il nostro percorso diagnostico-terapeutico comprende:

  • Una diagnosi di precisione del disturbo, ottenuta mediante:

  1. Approfonditi colloqui clinici;

  2. Valutazione specialistica dei sintomi tramite adeguati strumenti psicometrici;

  3. Accurata valutazione medica tramite approfondite analisi di laboratorio, non di routine, ma mirate a specifici marcatori infiammatori o di attivazione immunologica;

  • La comprensione dei meccanismi che hanno prodotto i sintomi e la possibile traiettoria di questi;

  • Interventi per riequilibrare la plasticità del Sistema Nervoso Centrale e la risposta infiammatoria;

  • Terapie per riequilibrare il Microbiota Intestinale;

  • Interventi per riequilibrare il ritmo sonno-veglia.

Se intrapreso rapidamente, questo percorso diagnostico-terapeutico consente di evitare la cronicizzazione dei disturbi legati al Long Covid che, come evidenziato dagli studi scientifici fin qui pubblicati, rappresenta senz’altro il rischio maggiore.

Le Referenze del Prof. Pallanti

Il Prof. Stefano Pallanti collabora per le ricerche e l’implementazione dell’attività clinica con il Dr. Eric Hollander dello Spectrum Neuroscience and Treatment Institute a New York.

Inoltre, il Prof. Stefano Pallanti è membro del COVID-19 Clinical Research Coalition’s Ethics Working Group dell'OMS e del Good Clinical Practice Alliance (GCPA).